środa, 7 października 2015

i dubbi della vita

La nostra mente ci fornisce di un punto centrale, di una prospettiva in riferimento alla realtà che esploriamo. La nostra prospettiva col passare del tempo può creare un'idea della realtà distorta, fallace.Dalla nostra prospettiva il sole gira attorno alla terra e la terra è piatta, non in base a credenze, ma in base alla prospettiva.Oggi sappiamo che non è così, sappiamo che è la terra che gira intorno al sole, tuttavia la nostra prospettiva resta uguale, la terra sembra sempre piatta e noi non ci sentiamo a testa in giù nel momento in cui ruota, tuttavia ci può sempre essere uno sforzo cosciente per cambiare questa prospettiva, con un po' d'immaginazione creativa.La nostra prospettiva oltretutto ci fa dubitare che ad esempio le cose esistano anche in nostra assenza, noi sappiamo che esistono, ma è più corretto dire, che crediamo di sapere. E' come l'esempio del sole, noi sappiamo, ma può esser utile anche sentire dentro di noi che è così cercando di vedere le cose sotto una nuova prospettiva.Dubitiamo che qualcosa possa esistere in nostra assenza, che le vite altrui possano svolgersi, sappiamo ma dubitiamo e siccome gli occhi ci mostrano che le cose non esistono senza di noi, il dubbio è forte ma molto sottile. Che poi tutto sia reale o non reale. olografico o meno, è un altro discorso, in qualsiasi livello, olografico o mentale, le cose si svolgono.Questo dubbio si può manifestare con il desiderio di andare su altri pianeti, dubitando che questi ci siano o che noi possiamo arrivarci, dubitando che ci possa essere un panorama della terra vista dalla luna. Sappiamo, ma dubitiamo fortemente che i nostri cari abbiano avuto un loro svolgimento di vita in nostra assenza.Dubitiamo addirittura di esistere all'esterno di noi stessi.Oltre a tutto questo, un'altra cosa di cui siamo portati a dubitare per via del nostro punto di vista che ci mette sempre al centro di ogni cosa ed esistenza, dubitiamo della morte, dubitiamo addirittura di avere delle interiora.Molte cose le rifiutiamo.Esiste una meditazione del Buddha, chiamata meditazione del cimitero.Il buddhismo rende fortemente sensibile e fortemente presente l'idea della morte in modo che impregni tutto il pensiero. << colui che avesse visto un corpo giacente al cimitero dopo la morte, o due, tre giorni dopo la morte, gonfio, illivido, passato in putrefazione, egli trae su sé stesso la conclusione: "anche il mio corpo è fatto così, diventerà ciò, non può sfuggire a ciò >>Verum est ipso factum (Giambattista Vico) : la verità è il fatto Verum et factum convertuntur (Giambattista Vico) : il vero e il fatto convergono l'uno nell'altro.Così come ci sembra che il sole giri attorno alla terra, ci pare anche che tutto sia separato. Come ieri ci è stato detto che è la terra a girare attorno al sole, ci è anche stato detto da molti filosofi  oggi "santificati" "puri" "senza corpo" che tutto è uno.Tuttavia continuiamo a vederci in cima al mondo e separati da ogni cosa.La mancata intuizione che tutto sia uno può lasciare in preda l'uomo al punto di vista ego-centrico. Non è più permesso all'uomo di vedere con l'empatia in quanto tutto separato, è confinato nella sua identità senza poter usare l'alterità.La visione separata di tutto fa vedere il proprio presente come un'imposizione, una realtà al centro di ogni cosa, in cui non esistono altre realtà, altre soggettività ed altri presenti.Una delle cause di questa visione separata  e ingabbiamento nella propria prospettiva, deriva da una percezione delle cose "religiosa e divina" fortemente insita nell'anima umano.Una verità sull'esistenza può divenire subito un precetto a sé stante come i dogmi, un precetto non da esplorare ma da imporre, un qualcosa di divinizzato poiché diventa parte della mente collettiva. Bisogna dare il giusto peso alle cose come diceva Friedrich Nietzsche, personaggio anch'esso fortemente visto in modo "santo".Tutti questi insegnamenti divenuti precetti,  nelle persone prive di individuo che possa evolversi, per questi individui , finiscono fossilizzati, in quanto hanno solo una mente collettiva e sono quindi degli ego-spiritualizzati.  Questa visione religioso-divina  è ben insita nell'animo umano così come il patriarcato, si inizia a volere l'esclusività di una donna per poi voler l'esclusività del mondo.

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